Troppa televisione fa male. D’accordo, questo lo abbiamo già detto, ma in questo articolo vorrei dirigere la vostra attenzione su un altro aspetto deleterio dovuto alla eccessiva permanenza di un bambino davanti ad un video: la mancanza di movimento fisico.

I bambini, generalmente, sono molto attivi, amano il movimento ed ogni attività fisica che, oltre a procurare uno stato di benessere, educa e forma la personalità. Il movimento fisico, quindi, comporta per il bambino un’esperienza non solo fisica ma anche di elasticità mentale. La nota pedagogista Montessori sosteneva a buona ragione che la mano è la parte visibile del cervello, volendo rivelare una perfetta sinergia tra il corpo e la mente. Purtroppo, la naturale attitudine al movimento del bambino è sempre più penalizzata da una vita sedentaria.

Già dalla scuola materna un crescente numero di piccoli sembra impacciato nell’eseguire semplici attività motorie come saltellare in modo coordinato, fare giochi d’equilibrio o semplici capriole. Lukas Zahner (dirige l’Istituto dello sport e di scienza dello sport dell’Università di Basilea) sostiene che  le capacità coordinative e motorie dei bambini lasciano a desiderare. I bambini presentano inoltre notevoli lacune nella capacità di rappresentazione spaziale, fra le cause dell’accresciuto numero di collisioni durante i giochi di movimento.

I fatti

  • Il 10% dei bambini tra i 5 e i 7 anni è in sovrappeso
  • Il 4% dei bambini è obeso
  • Il 20% dei bambini soffre di mal di schiena episodico o cronico
  • La metà dei bambini di sei anni non sa più fare una capriola in avanti.

Il troppo poco movimento

  • Diminuisce i consumi energetici
  • Non consente alle ossa di rafforzarsi.
  • Una scarsa densità ossea alla fine della pubertà significa rischio di osteoporosi.
  • Porta alla scomparsa di un gran numero di collegamenti neuronali a livello cerebrale.
  • Aumenta il rischio di infortuni a causa del mancato allenamento all’equilibrio.

(Fonte «Infanzia attiva – vita sana)

L’educazione al movimento

Delle abitudini sane al movimento offrono una base ottimale per tutta la vita, ecco perché risulta fondamentale educare i bambini a scoprire le capacità motorie del proprio corpo  sviluppare la coordinazione e la concentrazione. Apprendere un senso di disciplina corporea non solo armonizza la postura del corpo ma stimola il bambino ad una più ampia socializzazione ed estroversione espressiva.

In pratica

I bambini devono muoversi in un ambito sicuro e formativo che sappia suscitare e dosare due importanti fattori che sono il gioco e il sano agonismo. L’attività sportiva risponde contemporaneamente a queste voci, ma anche correre in un parco, arrampicarsi su delle strutture predisposte, saltellare su è giù per le scale, saltare con la corda, fare capriole, saltare nel cerchio e fare hula hop, sono attività salutari e certamente molto gradite ai bambini. I bambini amano molto anche cimentarsi in giochi di abilità più evoluti come la giocoleria, anche solo con due palline. Oltre a divertire, la giocoleria migliora in modo sorprendente le capacità coordinative del bambino.

 Vita da appartamento

Che fare quando un bambino non ha spazi di gioco all’aperto, soprattutto nel periodo invernale? Naturalmente, può frequentare un centro sportivo, ma il genitore tenga presente che il bambino  deve avere la possibilità di soddisfare la sua forte necessità di movimento anche tra le mura di casa. Naturalmente, mettendo in atto qualche accorgimento come predisporre uno spazio, anche minimo dove non ci sia concentrazione di mobili, fornendo un tappeto o un piccolo materasso per le sue evoluzioni, un cerchio a terra, una corda per saltare, dei palloncini da tenere in equilibrio, una palla di spugna e sostituire una sedia con un pallone da ginnastica gonfiabile.  Qualunque sia l’attività è importante che l’adulto sappia prospettarla al bambino come qualcosa di divertente, senza pretese, in modo da non creare la sindrome da paura dell’insuccesso. Il bambino dovrà perciò sperimentare movimenti che lo rallegrino e, allo stesso tempo, favoriscano la sua capacità e necessità di movimento.

 

Antonio Amico

Lascia un commento

Your email address will not be published. Required fields are marked (required)