Il mancato o l’altalenante sonno dei propri figli può essere una prova particolarmente difficile per ogni genitore. 

Fra me e mio marito, la più dormigliona sono sempre stata io e la nascita del nostro bimbo ha naturalmente modificato le mie vecchie abitudini.  Samuele è sempre andato a letto presto ma, quando intorno ai 7-8 mesi ha iniziato a dormire tutta la notte, la mattina alle 5:30 – 6:00 era bello attivo e pronto per una nuova giornata. Vi lascio immaginare la nostra gioia durante il fine settimana!

Prima che nascesse mi sono documentata e ho notato alcuni consigli ricorrenti che abbiamo deciso di mettere in pratica nella nostra famiglia.  

 

  • Cercare di capire i segnali del sonno del bambino: Esiste una finestra temporale nella quale il bambino è predisposto a rilassarsi e a lasciarsi andare al sonno. Provare a mettere a letto il bambino prima di questo momento potrebbe causare stress, in quanto, non è pronto alla nanna. Superare questa finestra e, quindi, sovra stimolare il bambino avrà sempre l’effetto di non favorire il suo rilassamento. 

Quali sono i segnali di stanchezza?

Il principale è lo sbadiglio. La puericultrice Tracy Hogg consiglia di contare gli sbadigli, al terzo sbadiglio iniziare la routine della nanna.

Il rallentare dei movimenti, lo sguardo da “pesce lesso” sono altri. Se il bambino arriva ad essere molto agitato, probabilmente, la finestra temporale giusta è stata superata e ci vorrà più pazienza per ricreare il momento del riposo.

  • Create il suo ambiente della nanna, la cameretta adibita a quel momento, evitando di inserire al suo interno giochi che potrebbero distrarlo. Prediligete libri, pupazzi o attività rilassanti. Il momento nanna dovrebbe essere accompagnato da una luce soffusa che, preferibilmente, dovrà essere spenta quando il bambino sta per addormentarsi.

  • Impostare la routine della nanna: I bimbi hanno bisogno di prevedibilità, di coerenza e di sapere che dopo un certo evento ne seguirà un altro. Questo dà loro sicurezza e tranquillità. Dopo qualche sera inizierà a pensare: “mamma e papà stanno facendo sempre le stesse cose e dopo queste cose arriva la nanna”. Decidete, quindi, di comune accordo fra i genitori una routine da presentare ogni sera con costanza. È importante che questa sia presentata sin dai primi giorni di vita, ciò li aiuterà enormemente.Esempi di routine? 
    • Cambio pannolino, pigiama, lettura di una storia (anche poche pagine), messa in culla. 
    • Bagnetto, pannolino, pigiama, canzone della buonanotte, messa in culla. Insomma, una sequenza di azioni molto semplici.
  • Il momento serale, prima di andare a letto, può essere una bellissima occasione per leggere ai bambini una storia della Bibbia. Esistono libri davvero ben fatti che riprendono le principali storie bibliche. Se i bambini sono molto piccoli (noi usiamo questi libricini da quando Samuele aveva pochi giorni di vita) basterà una paginetta ogni sera, accompagnata da una preghiera per ringraziare Gesù per la giornata e per chiedergli di benedire la notte.

  • Il momento della messa in culla può essere accompagnato da carezze, coccole e frasi rassicuranti: “ora è arrivata la notte, il sole se ne è andato (si spegne la luce) è il momento di dormire. Mamma e papà ti vogliono tanto bene.” Se il bambino si rialza in piedi, aiutatelo a stendersi nuovamente e ripetete le frasi rassicuranti.  Allontanatevi dalla culla e vedete come il bambino reagisce. Se tende a rialzarsi, tornate indietro rimettetelo giù e rassicuratelo.
  • Evitate di utilizzare dispositivi tech prima della nanna, questo porta alla riattivazione di meccanismi cerebrali che non favoriscono il rilassamento. Conosco famiglie che un’ora prima del momento nanna, hanno deciso di tenere spenta la televisione, anche durante la cena. I genitori, se vorranno, potranno riaccenderla quando i bambini sono a letto.

  • Tutto questo coopera a rendere il bambino sempre più autonomo nel momento dell’addormentamento. Tenendo a mente l’unicità di ogni bambino e la grande pazienza che, anche in questo campo, siamo chiamati ad avere. 

Ce la possiamo fare 😉

Alice Amico

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