Mamma usciamo? No amore! Posso andare a casa dei miei amici? No! Andiamo al parco? No! Al centro commerciale… no, no, no…

Questa conversazione sembra essere il dialogo tra un genitore dispotico ed un figlio represso. In realtà, rappresenta una circostanza attuale, sino a poco tempo fa impensabile. Il Coronavirus ha cambiato il nostro comportamento sociale, senza chiedere il permesso. L’adulto riesce a malapena ad adattarsi, nonostante abbia compreso la circostanza. Per i bambini le cose sono diverse. Un bambino potrebbe domandarsi: “Perché ieri potevo fare praticamente tutto ed oggi no?”

Non dobbiamo nascondere ai bambini cosa sta accadendo, anche perché la
comunicazione è ormai globale. La cosa importante è spiegare la situazione nel modo più idoneo.

Ecco alcuni suggerimenti.

Cuccioli in letargo

Una semplice illustrazione può aiutare i bambini a comprendere questo periodo di restrizioni. La prima cosa da fare è spiegare che le cose possono cambiare. C’è il giorno, poi arriva la notte, poi ritorna il giorno. Anche gli animali vanno in letargo. Per un periodo stanno accoccolati nella propria tana, per poi svegliarsi e tornare alle attività. Spiegare ai nostri cuccioli che dobbiamo rimanere un po’ nella nostra “tana” per fare passare questo brutto inverno, può essere d’aiuto. Allo stesso tempo,
non devono venire a mancare loro alcune essenziali risorse: la socializzazione, il movimento, l’apprendimento, il gioco.

La vita del bambino deve avere gli stimoli e le tempistiche di sempre, ovviamente declinati all’ambiente ristretto e alle nuove condizioni di vita. Questo rovinoso periodo deve essere vissuto dai bambini attuando ogni cautela a loro protezione, senza però trasmettere un clima ansiogeno.
Stiamo calmi, soprattutto, evitiamo di travolgere i bambini con fiumi di notiziari che, ventiquattro ore al giorno, abbondano di notizie sconfortanti.

Tanto tempo insieme

Proviamo a trasformare questo tempo imprevisto da trascorrere insieme, in una preziosa opportunità per rafforzare l’unione, il dialogo, l’affetto ed attività che forse sono venute a mancare.

In pratica

  • Ricalca la giornata tipo del bambino, anche se con un po’ di elasticità. Non lasciarlo poltrire a letto, tanto non deve andare a scuola. Rispetta gli orari della sveglia, della colazione e dei pasti, per non confondere l’orologio interno del bambino, il quale, farà una gran fatica a riappropriarsi dei ritmi, superata l’emergenza. Scaletta la giornata, in modo da garantire al
    bambino una varietà di attività.

 

  • Non trascurare il tempo dedicato allo studio e alla crescita formativa, rimanendo in contatto con l’insegnante che dovrà continuare a dare compiti e linee guida per la continuazione del percorso scolastico.

 

  • Organizza uno spazio ludico creativo provvisto di fogli, pastelli, plastilina, forbicine, nastro adesivo e quant’altro, dove il bambino potrà esprimere la propria manualità.

 

  • Metti al centro il cesto dei giocattoli, soprattutto di elaborazione manuale, come i mattoncini per le costruzioni. Dai al bambino la possibilità di soddisfare anche le sue fondamentali necessità motorie. Un palloncino può essere lanciato in aria ed inseguito nel tentativo di non farlo cadere a terra; un percorso ad ostacoli può essere creato con sedie rovesciate a sorta di tunnel; una capanna realizzata con quattro sedie, coperte da un lenzuolo, può diventare un meraviglioso spazio ludico: una tana, dove mettere i libri che il bambino potrà leggere nel suo spazio riservato.

 

  • Se hai un giardino, il bambino potrà giocare all’aperto, rispettando ovviamente le misure di prevenzione previste. Correre, giocare a palla, andare in bicicletta, in modo da generare attività muscolare.

 

  • Coinvolgi il bambino in piccole faccende domestiche: apparecchiare la tavola, lavare i piatti, riordinare, facendogli interpretare un ruolo che, sino ad oggi, non lo aveva visto protagonista. I bambini apprezzano molto quando vengono assegnate loro delle responsabilità.

 

  • Per rispondere alla necessità di vita sociale, puoi certamente avvalerti delle risorse digitali facendo videochiamate con gli amici, con i compagni di scuola e con i nonni.

 

  • Per quanto riguarda l’uso di programmi televisivi, tablet e smartphone, non esageriamo. È molto facile intrattenere per ore i bambini, ma non è bene affidarli a queste risorse per giornate intere: perché così stanno buoni. Quando stanno davanti allo schermo, non abbondare in merendine e snack, soprattutto in mancanza di movimento. Inoltre, valuta sia i tempi di esposizione, sia i contenuti dei programmi. Ormai è chiaro, concedere al bambino la gestione di un telecomando o la libertà di navigare sulla rete Internet, senza controllo e restrizioni, è come permettergli di attraversare la strada bendato.

 

  • Le scuole domenicali sono chiuse, pertanto, devi garantire al bambino continuità nell’educazione cristiana. Se la comunità che frequenti adotta manuali di studio, dedica del tempo alla lettura del testo e alle varie attività che il manuale propone. Leggi brani biblici, anche da una Bibbia per bambini. Dedica spazio alla preghiera, invita i bambini a pregare per quanto sta avvenendo. Vivi in famiglia la comunione spirituale che realizzi solitamente nella comunità che frequenti.

Risorse

Come Fionda di Davide, abbiamo partecipato alla nascita di un portale per bambini dove è disponibile molto materiale per l’educazione cristiana dei tuoi piccoli: video, audio racconti e molto altro, il sito è www.amicogesu.it. Ti consigliamo di dare un’occhiata anche al sito www.edizionilafionda.it dove troverai molto materiale per rispondere alle esigenze dei tuoi bambini.

Trasmetti amore ai tuoi bambini. Nell’amore non c’è paura (1Giovanni 4:18).

Dio ti benedica.
Antonio e Marzia Amico

 

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